Canti (Montedit, 2011)



[...] Quella che Mirko Lucchini presenta in questo libro è una raccolta di poesie che si apre con un inno, che è anche una preghiera, proprio a "Taliesin", rivolgendosi a lui come ad una Guida, affinchè lo conduca, come Virgilio fece con Dante, oltre la Soglia, là dove è possibile che i dolori e le sofferenze si trasformino in luce, si purifichino in amore, aiutando gli esseri umani a "cogliere" frutti maturi da donare attraverso la Fantasia Poetica.
Infatti le sue poesie, limpide, luminose, trasportano in quel luogo eterico "del cielo e della terra" e "degli uomini e degli amori" e parlano con un intenso carattere di religiosità vera, non dogmatica, come ricordi serbati nel cuore.

[...] Sembra voler ricordare, sommessamente e forse inconsapevolmente, che tutte le azioni umane, corrette o malvagie, tutti i pensieri, razionali o spirituali, che feriscono o consolano, tutti i tormenti e le gioie, non svaniscono nel tempo. Ma c'è un luogo eterico ove ne resta memoria, per gli esseri umani, per la Terra e per il Cosmo e le sue Leggi.

[...] Tutte le Poesie si percepiscono parte di un tutto, in cui ognuna suona la sua melodia, in cui tutte insieme suonano un Concerto.
Vanno lette, secondo me, a piccoli sorsi, ascoltate, gustate, meditate.
Ed allora figure storiche, leggendarie, divine, amori terreni ed amori divini, rimpianti, stelle, arcobaleni, draghi, cigni, musica, volteggeranno nella nostra anima, "donando" emozioni:

" ..A chi sereno 
    dona amore
    non odio."  
                      (Il dono)
                                                
                                    Dalle Presentazione a cura di Umbra Perchiazzi



                                             
                                                            Canti
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Taliesin

O Taliesin,
aiutami a cantare 
memorie perdute
di storie antiche.
Di quando l'uomo, 
nello splendore delle stelle 
e nell'incanto del cielo,
guardava gesta divine.
Di anime umane
che inferno non conscevano
e giunto l'attimo della morte
verso il Sole sereni andavano.
La magia poetica,
svanita nel tempo,
ha lasciato il posto
ad egoica intellettuale cantica.
Che riviva ancora                
l'antica arte
che al cuore parlava,
non alla mente.
Accompagnami, se m'è permesso,
alla cerca della vera immaginazione,
lì dove risiede
il Tempio di Osiride.



                                        Del Cielo e della Terra
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Genesi
                                                                                                "In principio era il Verbo, ed il Verbo        
                                                                          era presso Dio ed il Verbo era Dio."
                                                                                                                                                Gv 1,1
Silenzio.
Qui,
tutto ebbe inizio.

Uno spazio atempore
dove nulla nasce,
dove nulla perisce.

Ecco proprio là,
vedi,
brilla una luce.

La primigenia fonte
intorno alla quale,attenti,
Spiriti ascoltano parole mute.

Guarda, sembrano gioire.
Ora come musicanti
daranno inizio al principio dei Tempi.

Il Verbo, un poetico canto.
Parole come scintille
si posano nello spazio, che tu chiami firmamento.

Il cosmo così nacque,
lo zodiaco, i pianeti,
le stelle tutte.

Lui, al centro, mise un fuoco.
Osserva, tutti gli Spiriti
lì volgono le loro musiche, plasmandolo.

Sembrano tempeste le cornamuse
e brezze estive i flauti,
che muovono i quattro venti.

Ad ogni vibrare 
delle corde dei liuti e delle arpe,
s'innalzano le maree delle acque.

Dal fragore dei tamburi
si formano le rocce, ergendosi
in monti alti e maestosi.

La prima alba della terra,
solo attendeva
d'esser popolata.

D'un tratto la quiete.
Il tutto fermo,
in attesa, immobile.

Nelle zone remote del cosmo,
come case illuminate dal domestico focolare
alcune stelle, più d'altre, brillavano.

Partirono da lì,
viaggiando nello sconfinato spazio,
esseri lucenti

che come dei piccoli semi,
giunti sulla terra sbocciarono,
diventando nel tempo uomini.

***

Mari del Nord

Dall'alto di una scogliera,
guardo il mare increspato 
dall'aria austera.

Immenso sembra estendersi 
sulla linea dell'orizzonte.
Voglia d'immergermi.

Freddo il vento spira,
scavando il mio volto,
in vorticose spirali.

Odo musiche.
Il desiderio della lira e l'allegria di un flauto.
Antiche muse.

Silfidi e Ondine,
nello scrosciare delle onde,
sui faraglioni sembrano danzare.

Come in un gioco di luci ed ombre,
un denso manto dalle grigie sfumature
copre il cielo.

Non semplici nuvole,
ma vive immagini
la storia dei tempi sembrano raccontare.

Si scontrano.
Si acquietano.
Si abbracciano.

Infinitamente piccolo
mi sento d'innanzi a voi,
Esseri dello Spirito.

***

Il bambino

Lui, così piccolo e sorridente,
assomigliava a me
in un passato dal ricordo evanescente.

Era sera, i suoi occhi
si perdevano tra le stelle
e mi disse: "Li vedi gli dei?"

In quel frangente non capii cosa vide.
La fantasia di un bimbo, pensai,
ad un uomo non s'addice.

Curioso stetti però ad ascoltare 
quel bambino, che come un saggio,
di antichi misteri si mise a parlare.

Lieti fummo d'intrattenerci a vicenda,
come fossimo vecchi amici,
parlando lui del cielo ed io della terra.

Ore ed ore
durò il nostro conversare,
finché ad est iniziò ad albeggiare.



                                        Degli Uomini e degli Amori
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Il dono

Strade tortuose 
dai Balcani ai Pirenei.
Tra le mani
il sacrificio della croce.
Occhi bramosi
cercano risposte 
negando domande.
Il più segreto dei misteri.
Uomini dal Nord
accolgono il dono
della Grazia Divina.
Saggio è il cuore loro.
Che si sveli l'arcano
a chi sereno
dona amore
non odio.

***

Andromeda
                                                                          "O tu che non meriti queste catene,
                                                                                                                                                       ma solo quelle che uniscono tra
                                                                                                                                                       loro gli innamorati [...]"
                                                                                                                                                 "Metamorfosi" Publio Ovidio Nasone
Impassibile il tuo bel volto
segnato dalle intemperie.
Lo sguardo, triste e affranto,
si perdeva nei flutti del mare.

Chi sei? Ti chiedevo,
senza ricevere alcuna risposta.
Dure catene ti trattenevano
ad un sacrificio senza colpa.

Incantato, ti guardai piangere.
Innocenti lacrime cristalline
scendevano lente per poi morire
sulle tue labbra livide.

Nei tuoi languidi occhi una luce così forte
che in nessuna donna vidi mai.
Fu questione di un istante
e in quell'attimo di te m'innamorai.

***

Nei Tempi

Il biancospino fiorente
s'intrecciava sopra le vostre teste.
Sapevi bene che la foresta 
sarebbe stata la tua ultima dimora.
Lei donò un bianco cavaliere al mondo
per trarre a sé colui che conosce tutto.
Degno è il sacrificio
di chi lascia libero l'uomo
ad affrontare, solo, il suo destino.
E così sono passati i secoli.
Figli successi a genitori.
Generazioni su generazioni.
I tempi sembrano oscurarsi ora
e a volte a nulla par valsa la misteriosa cerca
mentre il sole con fatica splende qui sulla terra.
I miei occhi piangono di fronte le atrocità 
di un mondo quasi alla deriva
e tristi osservano i bambini giocare
tra plastica e cemento.
Ma nei loro occhi vive una scintilla
che forte mi scuote l'anima, 
e nasce un sorriso sul mio volto
credendo possibile un nuovo mondo.
Canterò per loro canzoni d'amore e speranza
narrando storie di navi maestose e lucenti
che vedremo un giorno tornare dal mare.
E con loro tu tornerai,
lo so tornerai.
E con loro tu tornerai,
lo sai tornerai. 

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La raccolta "Canti" è stata premiata alla Terza Edizione del Concorso Letterario "Parole e Poesia" (2011), organizzato da Antonio Maglio, in collaborazione con il Museo "Agorà dell'Arte", la Casa Editrice "Il Fiorino" e l'Accademia de Letras do Brasil, aggiudicandosi il posto 4° ex-aequo.

***

La poesia "Mari del Nord" è stata inserita nell'Antologia della XVIII edizione del Premio Letterario Internazionale  Marguerite Yourcenar (2010).


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Scheda del libro:
Titolo: Canti
Autore: Mirko Lucchini
Editore: Montedit
Collana: I gigli - libri di poesia
Anno: 2011
Dimensioni: 17 x 12 cm
Pagine: 58
Prezzo: € 6.80
ISBN: 9788865870211

Per acquistare il libro:
- Contattare direttamente l'autore all'email:   mirko_luc@hotmail.it

oppure on line attraverso i seguenti siti:

Per maggiori informazioni sulla casa editrice:
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