Nel Tempo (Il Giardino degli Ulivi, 2011)



[...] Un giovane poeta ha imparato la lezione della saggezza dei mondi. Ha percepito che il battito del suo proprio cuore è allo stesso tempo l'orologio degli dei. Porta in sé la poesia posta nelle mani dell'uomo, la poesia senza ritmi definiti e rime regolate da schemi, la poesia dove non si contano le sillabe per fare un verso, non si contano i versi per fare una composizione, non si conta il numero dei canti per arrivare a 100. Tutto questo non serve. Non serve più.

Quando un poeta afferra nel tempo del suo cuore il tempo del cosmo,

quando un poeta fa spazio nel suo orecchio alla voce musicale dello spirito,

quando un poeta desidera sinceramente far fecondare la sua anima con la rivelazione lucente che si accosta al cuore umano,

allora la lezione della saggezza dei mondi viene fecondata dall'Amore.


Ed accade un miracolo. La metrica rinasce come ritmo armonioso spontaneo, la musica rinasce nel gioco delle lettere, nel risuonare delle sillabe,  nelle ripetizioni irregolari, e soprattutto: la poesia risorge tra le parole.
Perché la vera essenza della poesia sta nel fatto che, diversamente dalla prosa in cui il senso sta nelle parole, accade qualcosa tra le parole. Tra i versi. Ciò che ci porta da un verso all'altro delle poesie di Mirko è qualcosa che non è irrazionale, ma nemmeno la ragione. E' un passaggio necessario ma non meccanico. E' la necessità della vita, della vita fecondata dall'Amore, che conosce delle leggi particolarissime, leggi a cui il cuore dell'uomo inizia finalmente ad accostarsi, leggi che la poesia può far vivere in noi, tramite le sue immaginazioni, come esperienze ispirative. Ed in questo senso può diventare per noi una porta per percepire nell'interiorità le realtà in cui ci trasporta, per intuire le anime e le vicende storiche che hanno fecondato con viva forza e calore il cuore del poeta.

Un cuore di poeta. Questo fa delle parole una poesia. [...]

                                                          Dall' Introduzione di Fabio Montelatici


                                                  Nel Tempo
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I.

Sulle note invisibili
d'una silenziosa musica
divenne spazio il tempo.

Nel moto degli eteri
in alchemica danza
prese forma il seme dell'uomo.


***

IV.

Vennero da Ovest i primi.
Le navi solcavano il cielo
accarezzando la pelle del mare.
Verdi smeraldo le colline
che li accolsero.
Verso nuovi orizzonti
ripresero il viaggio alcuni,
altri restarono.
Giunsero poi uomini da Est.
Recitavano mantram
sul cosmo e sull'uomo,
sulla terra e sul cielo.
Insegnarono loro a cantare,
a cantare i loro dèi
a cantare le loro radici.


***

IX.

Luce celeste irradiava Krisna
mentre alzava la collina.
Lui protettore delle mucche,
Lui protettore della terra.
Durò una settimana la tempesta
al tempo del Dvapara Yuga.
E tutti videro,
tutti videro.

Saulo procedeva a cavallo
sulla via che conduce a Damasco.
Lui fulgore di luce celeste,
Lui calore del verbo divino.
Come un soffio sulla fronte la Sua mano.
A terra cadde e rimase accecato.
E tutti udirono,
lui solo vide.


***

X.

Montségur
quarta decade XIII secolo.
S'affacciano dalla torre
ansimanti giovani fedeli.
Uomini si raccolgono in preghiera
in grotte umide tenendo tra le mani
il Vangelo di Giovanni.
Lontano da occhi indiscreti,
lontano da occhi assassini,
attendono la loro fine.
Una giovane donna occitana
sacerdotessa di uomini,
amica di Dio,
china il volto coperto sul capo
dal velo che la protegge dal mondo.
Nella stanza chiusa
guarda la fioca luce
entrare dalla finestra.
"Che il Signore li perdoni"
Uomini avanzano fuori le mure.
Alti i vessilli
della Santa Chiesa di Roma.
Cattolici apostolici crociati
criminali briganti assassini
con gli occhi iniettati di sangue.
Il principio della fine.
XIII secolo quarta decade
Montségur.


***

XV.

Demoni oscuri cuciono bocche
coi nervi del bianco elefante.
Nelle piazze asiatiche
sventolano bandiere
che il soffio del drago
tenta invano di bruciare.
Lunghe file pacifiche
di cuori pulsanti
innalzano al cielo
l'esile donna dagli occhi a mandorla.
"Non perdete la Speranza!"
Parole come fiori
sbocciano dalla sua bocca.
   
                                                         13 Novembre 2010
***

XXI.

Lentamente la candela si consuma,
la fiamma è piccola e debole,
nella stanza odore di cera.
Nel ricordo dèi in esilio.
Gli occhi vuoti e stanchi
fissano l'angolo alto della stanza,
il corpo giace nel freddo letto.
La solitudine stringe il cuore
forte che quasi lo spezza.
Pulsa lento, fermo all'apparenza.
Come apostolo senza Dio,
infreddolito mi stringo
in coperte troppo corte
che non riscaldano.
Spalle forti e larghe non bastano.
Il dolore è pesante e grava sul cuore.
Ci fu chi guardò nel sole
non trovando ciò che cercava.
Ci fu chi trovò sulla terra
perdendo poi ciò che amava.
Accadde in soffio di vigore e pienezza,
lingue infuocate scesero
su chi aveva visto e udito,
su chi aveva accolto e amato.
Nel ricordo di questo
mi pervade il calore,
calore che brucia, arde, distrugge
e crea a nuovo,
a nuovo crea.


***

XXIII.

Porgerò nel cuor mio la Pietra d'Amore
dinnanzi la porta dei tempi nuovi.
Tu sarai lì e come in quel sogno
vedrò il tuo viso dagli occhi chiari.
In una mano il giglio
nell'altra la rosa.
Se domanderò
"Chi sei?"
so già risponderai
"Io Sono".

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Scheda libro:
Titolo: Nel Tempo
Autore: Mirko Lucchini
Edizione: Il Giardino degli Ulivi
Collana: Nuova Cantica
Anno: 2011
Dimensioni: 17 x 11 cm
Pagine: 56
Contributo consigliato: € 5,00

Per acquistare il libro:


- Contattare direttamente l'autore all'email :  mirko_luc@hotmail.it

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Di questa raccolta ne sono state stampate inizialmente 25 copie sul portale di stampa on-demand ora in voga: ilmiolibro.
E' seguita l'edizione  de "Il Giardino degli Ulivi" a cura del Gruppo Antroposofico "Guenther Wachsmuth" di Latina, opera a scopo divulgativo-culturale. Il contributo versato per questo libro verrà devoluto a sostegno del Progetto Antropos e a sostegno di prossime pubblicazioni poetiche della collana "Nuova Cantica".


Ringrazio il caro amico Fabio Montelatici per il bellissimo scritto che introduce la raccolta.
Ringrazio gli amici Guilherme Guimaraes de Oliveira, per il grande impegno, costanza e sopportazione delle mie scelte nella cura grafica degli interni del libro e per la copertina, e Giuliano Petreri per la foto in copertina.


Per maggiori informazioni sul Progetto Antropos : http://progettoantropos.altervista.org/
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